Patrizia del Rio rivedeva i testi con biro di colori diversi. Erano vivaci perfino le sue correzioni.
Ho lavorato con lei allo sviluppo di Progettinfanzia Bassa Reggiana, lei Presidentessa, io Direttore. Abbiamo condiviso gli anni dello sviluppo di questa piccola, grande realtà della Bassa che ha sviluppato relazioni e progetti locali e internazionali attorno al sistema educativo e scolastico del territorio.
Patrizia Del Rio è stata ed è una grande umanista. Univa una grande gioia (è la parola giusta) per il lavoro di insegnante a una passione altrettanto grande per la politica intesa da lei come traduzione di idee in progetti. “Le idee devono essere poi concretizzate, Cristian” mi diceva, con la mano a pugno che si stringeva in un gesto a denotare il suo colto pragmatismo.
Patrizia, Patty per tutti, da assessora del Comune di Poviglio, da professoressa di economia aziendale, da presidentessa, ha sempre avuto una grande consapevolezza: l’apprendimento è migliore quanto più il clima in classe è costruttivo, e quanto più il ragazzo o la ragazza stanno bene. E in generale, è stata una grande fautrice dell’idea che l’educazione, l’istruzione, l’insegnamento devono essere di qualità. Figure come i pedagogisti, gli atelieristi, gli psicologi devono essere inseriti nelle scuole non come un lusso ma come una forma di riconoscimento dei diritti delle bambine e dei bambini. Su questo, Patrizia è sempre stata inflessibile, pur con l’ironia che ne ha sempre contraddistinto i percorsi politici.
“Veeee” era l’immancabile inizio di una richiesta di accogliere uno dei suoi “ragazzi” (studenti) in stage, da lei poi seguiti con puntiglio, professionalità e attenzione al benessere personale più che al profitto scolastico. Una Maestra di umanità, una figura di cui il territorio sentirà la mancanza, ma di cui hanno tratto beneficio le tante persone che con lei hanno lavorato o condiviso percorsi.
“Somia a post” era l’incipit, in dialetto povigliese, delle telefonate serali, lei tornando da scuola, io dall’ufficio. “Dimondi” era la mia risposta, a volte veritiera, altre volte sarcastica. Facevamo il verso a qualcuno. Ed era l’inizio delle telefonate progettuali, come le chiamavano.
Ciao Patty. Le tue idee, diventate progetti, sono il tuo regalo di umanità.
Cristian Fabbi, ex Direttore di Progettinfanzia Bassa Reggiana